pensieri #9 |
requiem
L’uomo ha solo un essenza:
si taglia, si divide,
si contorce nel nero,
si distende nel bianco.
Si nasce per finire,
si finisce per raccontare:
i giorni riempiono i libri,
i libri spesso son vuoti.
Una vita vale la pena,
la penna è troppo scontata.
Scrivere vuol dire respirare,
raccontare è come cantare.
La memoria non si bagna mai:
ha passi veloci,
odori pesanti,
pesa sul capo
e balla sul cuore;
ti dice che è per l’uomo
che si muore.