sabato 23 aprile 2011

on the road #14

on the road #14
«Quanto costa giocarsi a dadi la giacca?»
«Lei è davvero un simpaticone, è ancora convinto di poter risolvere il tutto e ricominciare ad imbiancare la parete! Si calmi e, soprattutto, la smetta di vomitare storie di eroi!»
Ero sicuro di aver indossato l'abito giusto, l'ora era quella, forse un po' troppo umido il suolo, ma la canicola pomeridiana prometteva ottima caccia per la giornata.
Raccolsi gli ultimi superstiti, accesi la torcia, ero rinfrancato e sicuro della mia scelta.
«Ancora cinque giorni per questa dannata palude di seconda mano!»
TO BE CONTINUED

mercoledì 20 aprile 2011

on the road #13

on the road #13
...continuo a viaggiare seguendo valzer di seconda mano, le morti che a credito o a titolo di favore ho svenduto all'asta pesano sullo stomaco, sono tutte schierate col capo rivolto al tramonto della baia londinese che puzza di vetro.
Stanotte andrò a dormire presto: devo riuscire ad eludere la sorveglianza di quello stupido cigno nero che finge di conoscere il letto su cui mi risveglierò dopo la nuotata.
Ieri mattina ti ho sfiorata, eri fredda, ansiosa : «Questa notte tutto finirà, aspetta e vedrai!»
TO BE CONTINUED

lunedì 18 aprile 2011

on the road #12

on the road #12
«Ma non le sembra di divagare un pò troppo! Avremmo dovuto riempire l'intera fila di corpi e lei continua a dondolare su quella lurida tovaglia!»
«Calmati oppure sarò costretto a rifugiarmi tra le foglie del tabacco fresco, ti ho detto mille volte che dopo la pioggia riesco a fare tutto molto meglio, rilassati è già tutto organizzato, stanotte tutto prenderà vita!»
Oscillava l'intera stanza insozzando la moquette di verde-mosto, i tappeti rosso-cenere e ovunque velluti putridi e ammuffiti.
Poco fuori, attraverso quel buco tra le sottane, la signora libera e senza fretta mescolava le sue disgrazie, condiva la solitudine e decapitava le bambole.
«Un bourbon per l'impermeabile all'angolo! Faccia presto, credo stia per spararsi!»
TO BE CONTINUED

giovedì 14 aprile 2011

on the road #11

on the road #11
... provavo a fare la collezione dei giorni che dissimili e statuari danzavano sulle pagine di una classifica, disegnavo il filo di un senso ridacchiano senza colore per un forse mai lasciato, una strada appena sporcata.
Sapevo benissimo che dietro l'angolo non avrei costruito nulla, intorno a me le danze si aprivano, le tende si tingevano di verde, le teste cadevano e le parole dei pochi diventavano storia.
L'unica cosa sincera era seguire la linea che da un telefono avrebbe portato all'albero di un limone appassito.
Mi aspettavano al varco senza velate paure : «Mi perdoni è fin troppo presto per indossare quella maglia, si copra verranno tempi migliori!»
TO BE CONTINUED