lunedì 10 dicembre 2012

on the road #25

on the road #25
ho trovato la forza di alzarmi e andare via mentre tutti restano ancora seduti a fissare il muro.
Se ti volti e, con frenetica e famelica attenzione, rincorri gli ultimi secondi che rintoccano al buio riuscirai ad abbracciare quello che eri, quello che hai dimenticato, tutto quello che hai nascosto nel tempo sporcandolo di bianco.
«Hai mai provato a stringere le tempie ed urlare mentre il soffitto ti crolla addosso? Ti servirebbe gran pezzo di stronzo!»
TO BE CONTINUED

lunedì 8 ottobre 2012

on the road #24

on the road# 24
ogni cosa che io possa tenere stretta tra i miei denti e lentamente sfiorare con le dita si allontana verso un eterno non ritorno: rincorro di notte gli odori che si trasformano, chiudo le gambe verso il lamento che ogni mattino porta in sordina tra le sue pieghe.
Ho imparato a non ricordare, a non raccontare a non parlare più.
E' tempo ormai per andare.
to be continued

lunedì 11 giugno 2012

on the road #23

on the road #23
quaranta volte ho fissato un cancello chiudersi di lato all'attenzione dei meschini, calcolando al millesimo le distanze che da solo percorri e disegni, piegando le dita sulle labbra del tempo, elemosinando un ritorno all'alba della verità, chiamando per nome la lentezza.
to be continued

giovedì 17 maggio 2012

on the road #22

sono arrivato troppo tardi l'ultima volta che hai chiuso gli occhi sul mondo
on the road #22
TO BE CONTINUED

venerdì 11 maggio 2012

on the road #21

on the road #21
pensavo che la febbre non colpisse di primavera eppure mi accorgo che scivolare ogni giorno sia quantomeno difficile e maledettamente utopico. Portavi in riserva lo stesso profilo di vendetta che hai scoccato in sordina, non ti sei curata minimamente di andare, quando tu suoni sei più piccolo del tuo umile servo.
Mi hanno detto che devo stringerlo al petto, tornerà di moda!
TO BE CONTINUED

mercoledì 14 marzo 2012

on the road #20

on the road #20
darei uno schiaffo al laccio dei tempi mentre insieme ci soffermiamo sul peso delle tue litanie e ci ricordiamo di essere in ritardo per l'ultimo treno.
Sarebbe il massimo restare distesi ed impotenti, tremare al suono delle tue gambe e addolcire l' esistenza con sguardi di circostanza, sapori lentamente ondulati e il sollievo che arriva non appena chiniamo la testa.
Lui scava ancora di più nel suo catalogo di ansie polverose e punta il dito verso di te.
TO BE CONTINUED

lunedì 13 febbraio 2012

pensieri #11

pensieri #11

Mentre sudo mi accorgo di perdere,
perdere il controllo,
il controllo dell'essenza,
l'essenza degli attimi,
gli attimi ed i loro profumo,
il profumo del tuo viso,
il viso dei giorni che non torneranno,
e torneranno le cose in compagnia dell'ansia,
l'ansia che corrode il racconto,
il racconto di quello che forse non esiste,
esiste solo nelle pieghe,
le pieghe del mio oscillare,
oscillare nell'incoscienza,
l'incoscienza brutale e perdente,
perdente il mio essere,
essere vittima e reale,
reale la tua capacità di fuga,
fuga dai rumori,
rumori di suoni per i tuoi occhi,
occhi che non tornano alla luce,
luce che uccide i passi,
passi che disegnano il vuoto,
vuoto che avvicina alla pioggia,
pioggia che non lava l'esistenza,
esistenza che finisce.

sabato 4 febbraio 2012

on the road #19

on the road #19
quanto tempo ci vuole per chiudere la porta
e che tipo di rumore farà il nostro futuro
quando la noia ci abbandonerà?
TO BE CONTINUED

giovedì 26 gennaio 2012

pensieri #10

pensieri #10
Non sono mai stato bravo a fare a pugni con la verità,
ho sempre aspettato nell'angolo di un cassetto
che le emozioni più liquide venissero fuori e si rendessero note.
Solo e soltanto con l'ombra accanto della mia vita,
ho imparato a tracciare i sentieri,
conoscere le mete,
raccontare i sapori ed i profumi dei giorni.
Ora dopo ora, ricordo a me stesso di essere vivo,
aspetto ancora un poco prima di salire le scale,
prima di ritrovarmi ancora una volta scoperto,
prima di dover fare ancora una volta a pugni con le lenzuola,
prima di dover ammettere di essere solo la strofa.
Non ho mai taciuto a me stesso niente:
quando la luce entra dentro,
mi giro dall'altra parte e lascio che un soffio di lacrime
possa ancora bagnare questi attimi
che le mie dita possano ancora attraversare l'ultima soglia,
che il mare possa portarmi via,
perchè tutto dentro questo quadro appartiene all'essenza,
tutta questa storia prima o poi troverà un senso.
Riesco ancora a respirare mentre racconto
e quando tocco quel mistero mi sento ancora così piccolo,
hai mai pensato che tutto questo potrebbe essere tuo?
Che la mia alba non fosse altro che la tua,
giorno dopo giorno, ferita dopo ferita.

venerdì 20 gennaio 2012

on the road #18

on the road  #18
senza accorgermene mi hai messo nella tua tasca, ho lasciato che le curve le tracciassi tu mentre il colore sbiadiva o si accendeva.
Non ho mai avuto la pretesa di saperci fare, credo sia sempre meglio stendersi su di un chiodo e aspettare l'onda delle tue vibrazioni ritornare.
Mi trovo nuovo ma con due rughe in più è assurdo!
TO BE CONTINUED